Per i genitori

Diamo spazio a questo articolo, scritto ormai trenta anni dal prof: Giovanni Battista Guzzetti, insegnante di etica a Milano, morto nel 1996, dopo a vere fondato diverse istituzioni a servizio delle famiglie. Lo stile risente del tempo in cui e stato scritto, ma e sicuramente molto chiaro e diretto e, forse, adatto ad una discussione positiva che speriamo cresca sempre piu tra chi vive la gioia e la fatica di dover educare.

Parliamo ai genitori, per i loro figli e la loro educazione!.

Il primo pericolo per i genitori oggi e di mirare solo al bene ed alla posizione sociale delle loro creature. Per molti genitori la sola o la piu grande preoccupazione quando pensano ai loro figli e di lasciare loro una sostanza considerevole, di assicurare loro una posizione sociale cospicua o almeno ragguardevole, di dotarli di lauree e diplomi, di ottenere loro matrimoni invidiati e di comperare loro appartamenti signorili. Nessuno mette in discussione la legittimita di pensare anche a queste cose. Tutti dovrebbero metterli in guardia dal pensare solo o prevalentemente ad esse. Anche i loro figli sono costituiti innanzi tutto di anima e sono chiamati soprattutto ad assicurarsi la grazia in questa vita e la visione beatifica nell’ altra. Anche per i figli i genitori «cerchi no prima di tutto il regno di Dio…».

Il secondo pericolo é quello di sacrificarsi eccessivamente per procurare ai figli agi sempre maggiori. Quanti genitori fanno sacrifici inauditi per dare ai figli un benessere materiale ogni giorno piu grande! Rinunciano anche al necessario perché i loro figli abbiano anche il superfluo; si logorano per trovare regali nuovi da promettere e doni nuovi da fare; si preoccupano di prevenire i loro desideri e di soddisfarli prima che spuntino. E cosi finiscono per uccidere nei figli ogni attesa, per spegnere ogni ideale, per renderli vecchi in giovane eta, per accrescere di molto la loro noia e la loro infelicita. I giovani di oggi non aspirano piu a nulla, perché hanno gia tutto. E muoiono di noia…

Il terzo pericolo é quello di togliere ogni difficolta sul cammino dei figli. Quanti genitori si adoprano in mille modi e con enormi sacrifici per risolvere al figlio ogni problema: gli fanno trovare tutto pronto: la colazione al mattino e il pigiama la sera, la ripetizione dopo la scuola e la raccomandazione prima degli esami, la roba da buttar via senza nemmeno averla assaggiata e i soldi da spendere prima di averli guadagnati, la valigia pronta prima di partire e il biglietto di ritorno… E cosi li rendono spiritualmente rachitici, incapaci di affrontare le difficolta. Cosi ne vengono fuori dei laureati che non sanno come pagare la bolletta del gas e procurarsi il passaporto, delle donne che non sanno attaccare un bottone o stirare un fazzoletto, delle creature che non sanno pensare a un domani e costruirselo con i propri mezzi…

l quarto pericolo é quello di non lasciare ai figli sufficiente liberta quando debbono scegliere la loro strada e dar inizio al proprio cammino. Quanti genitori cercano in tutti i modi di legarsi i figli; si amareggiano se il loro cuore si orienta verso persone non a loro gradite o la loro decisione si avvia verso mete diverse da quelle che essi avevano a lungo sognate; considerano rubato ad essi l’interesse e l’amore che i figli si apprestano a dare ad altri. E cosi finiscono per rendere pesante e forse insopportabile la casa; per acuire il desiderio di andarsene, magari con il primo arrivato, magari a star peggio, pur di essere liberi, pur di sottrarsi ad un vincolo che non cessa di essere soffocante per il fatto di nascere dall’amore, pur di non sentirsi piu chiamare come quando si era bambini e trattare come quando si era fanciulli.
Abbiamo voluto richiamare ai genitori questi quattro pericoli dell’educazione dei loro figli. Chi li avrá evitati avrá fatto ai figli il dono piu grande: quello di prepararli davvero alla vita terrena e a quella celeste. E i figli avranno per loro un amore e un culto che il tempo rendera piu solidi e piu duraturi.